Negli ultimi dieci anni grazie ai programmi di screening, ai nuovi trattamenti oncologici e al miglioramento dell’assistenza, si è osservato un aumento della sopravvivenza dei pazienti affetti da tumore. Si stima che in Italia nel 2020, circa 3,6 milioni di persone (il 5,7% dell’intera popolazione) vivessero dopo una diagnosi di tumore, con un aumento del 37% rispetto ai 10 anni precedenti. Tuttavia, i benefici legati all’aumento della sopravvivenza sono associati a un numero crescente di individui che saranno gravati da effetti collaterali tardivi, persistenti e a lungo termine dei trattamenti oncologici.
Diversi studi hanno documentato alcune conseguenze correlate ai trattamenti, quali problematiche legate al peso, modifiche legate alla composizione corporea, problematiche cardiovascolari, perdita della forza muscolare, riduzione dell’attività fisica con notevole impatto sul peggioramento della qualità della vita.
Fortunatamente, prove crescenti indicano che l’esercizio fisico può mitigare e/o prevenire molti di questi disturbi. Inoltre, l’esercizio fisico può ridurre il rischio di sviluppare comorbilità e mortalità correlata al cancro e per tutte le cause anche dopo l’interruzione del trattamento. Spesso i pazienti possono avere remore nel seguire programmi di attività fisica oppure si dedicano ad attività non ottimali per le loro necessità o per le loro condizioni generali.
Diventa pertanto prioritario incoraggiare l’attenzione verso programmi di Attività Motoria Adattata (AMA), cioè quell’attività fisica strutturata e programmata che permette ai soggetti che presentano una patologia cronica stabilizzata di beneficiare degli effetti del movimento.
L’attività motoria adattata è molto importante per il trattamento di sintomi legati agli effetti collaterali dei trattamenti e per prevenire l’insorgenza di patologie cardiovascolari e/o metaboliche.
Il progetto
Nel settembre del 2022 con l’aiuto di specialisti chinesiologi in possesso di Master AMA, WALCE ha disegnato e proposto gratuitamente un programma di attività fisica strutturata per pazienti con patologie polmonari croniche con l’obiettivo principale di migliorare la qualità della vita dei soggetti coinvolti. L’attività proposta aveva i seguenti obiettivi specifici:
- migliorare la fatigue
- migliorare la capacità cardiorespiratoria e la funzione polmonare
- aumentare la forza e la mobilità
- migliorare lo stato psicologico e ridurre l’ansia
- migliorare la qualità di vita percepita
Dopo la valutazione multidisciplinare i partecipanti sono stati raggruppati in due tipologie di gruppi:
- soggetti che hanno concluso un primo trattamento oncologico con intento radicale +/- trattamento adiuvante
- soggetti in trattamento immunoterapico o con targeted therapy lungoviventi
L’attività è svolta in piccoli gruppi (max 10 persone per gruppo) con frequenza bisettimanale e ogni seduta aveva la durata di 50 minuti.
Per ciascun gruppo viene attivato un percorso della durata di 3 mesi, tempo sufficiente per educare le persone al mantenimento di uno stile di vita attivo. Inoltre, viene richiesto ai partecipanti di camminare per almeno 30 minuti una volta a settimana e per monitorare l’attività svolta in modo autonomo e viene fatta scaricare un’applicazione sul telefono affinché la possano utilizzare come conta passi. Ai soggetti, inoltre viene richiesto di aggiornare il diario delle attività settimanali, consegnato ai partecipanti durante la valutazione iniziale.
Valutazioni
Ciascun soggetto inserito nei gruppi viene valutato (valutazione iniziale – T0) sia da un punto di vista qualitativo (questionari specifici), sia funzionale (test di fitness, forza e mobilità).
La valutazione iniziale è fondamentale per progettare il percorso di attività motoria e per verificare lo stato di salute psico-fisico delle persone ad inizio attività.
Al termine del percorso viene eseguita una valutazione finale (T1) con la stessa batteria di test al T0 al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi e verificare se la qualità di vita è migliorata.
Website: www.womenagainstlungcancer.eu
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